Identificazione Precoce e Accoglienza

L’uscita dall’accoglienza: la scheda di dimissioni

Il periodo di accoglienza nel progetto ALFa si conclude quando, completata la fase di osservazione, l’equipe dell’ente anti-tratta che ha in carico la persona, è in grado di orientarla verso il sistema di protezione (sistema anti-tratta, sistema asilo o altro) più adatto a rispondere ai suoi bisogni. 

Qualora emerga rapidamente e in modo chiaro la condizione di vittima di tratta e grave sfruttamento o, qualora l’ente anti-tratta valuti in breve tempo che non ci siano i presupposti perché la persona entri in un programma ex art.18, il percorso all’interno del progetto può concludersi nel corso del periodo di accoglienza in emergenza. Diversamente, nel caso in cui i 30/45 giorni previsti per l’accoglienza in bassa soglia non siano sufficienti a completare l’osservazione e ad ottenere elementi sufficienti per portare a termine l’identificazione, la persona può essere trasferita in una struttura del progetto ALFa di tipo residenziale. Il trasferimento favorisce il proseguimento dell’emersione, quando, data la complessità dei vissuti, questa necessita di un periodo più lungo o quando si ritiene che la persona, seppure ne sia stata accertata la condizione di vittima di tratta, non sia ancora pronta per entrare in un programma ex art.18.

A conclusione del periodo di bassa soglia, l’ente anti-tratta compila una scheda di dimissioni appositamente predisposta per il progetto ALFa, nella quale l’operatore riporta tutte le informazioni emerse dal periodo di osservazione e dai colloqui svolti con la persona accolta e, in base agli elementi rilevati e alla condizione giuridica, fornisce un’indicazione sul possibile proseguimento del suo percorso. La scheda viene quindi trasmessa via e-mail all’equipe di coordinamento del progetto, Prefettura di Torino e IRES Piemonte, con la quale viene concordato il trasferimento verso una struttura di tipo residenziale, se si ritiene necessario che il percorso prosegua all’interno del progetto per altri 6 mesi, oppure verso un altro tipo di accoglienza più idoneo. Nel primo caso, i criteri con i quali viene individuata la struttura di accoglienza residenziale sono i medesimi indicati per la scelta della struttura in emergenza. Qualora l’ente anti-tratta che invia la scheda di dimissioni gestisca entrambe le modalità di accoglienza, può rendersi disponibile a proseguire la presa in carico anche nei 6 mesi successivi.

 

Per le dimissioni dall’accoglienza residenziale si utilizza la stessa scheda di dimissioni predisposta per l’accoglienza in bassa soglia. Anche in questo caso, l’ente anti-tratta compila la scheda sulla base di colloqui individuali e suggerisce il percorso più adatto per la persona, come un ingresso in struttura art. 18, in SAI, CAS, o altro percorso. Nel caso in cui si ritenga necessario un affidamento ai servizi sociali del territorio, l’ente anti-tratta inizia il prima possibile un percorso che prevede una presa in carico congiunta, per permettere una valutazione sui singoli casi da parte di entrambe i servizi. Una volta individuato il percorso migliore, la scheda viene trasmessa via e-mail all’equipe di coordinamento del progetto, Prefettura di Torino e IRES Piemonte, con la quale viene concordato il trasferimento verso la struttura individuata.

pdfALFA_scheda dimissioni da BS o da ACC

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