L’inquilino che voglia portare altre persone a vivere in casa (familiari o amici) deve richiedere il permesso alla proprietà e comunicarlo all’Amministratore del condominio.
La proprietà deve firmare un modulo di consenso che consentirà ai nuovi arrivati di mettere la propria residenza nell’alloggio.
Il PAS è un intervento che prevede la mediazione tra proprietario e inquilino che vogliano stipulare un contratto di locazione ordinario (3+2 o 4+4) con un canone più accessibile e calmierato. Lo strumento prevede di offrire un supporto alla locazione a favore delle persone in difficoltà abitativa: in particolare è previsto una erogazione da parte della Città di un contributo a fondo perduto per il sostegno abitativo, il cui tetto massimo non può superare l’80% del canone di affitto moltiplicato per 18 mesi, e comunque non oltre € 15.000 e il cui specifico ammontare viene quantificato caso per caso, in base sull’effettiva capacità economica del nucleo.
I requisiti di accesso sono: il nucleo familiare, già beneficiario di interventi sociali, ospite di una struttura o in condizioni di emergenza economica e abitativa, dovrà risiedere a Torino da almeno 6 mesi (a prescindere dalla cittadinanza), possedere un indicatore ISEE non superiore a € 26.000 ed essere privo della disponibilità di un alloggio ritenuto adeguato.
Il PAS non prevede la copertura di morosità pregressa e può prevedere un accantonamento di un anno di Fondo di Garanzia a favore della proprietà nel caso di nuove morosità.
Il nostro consiglio e quello di rivolgersi ad un avvocato o un’associazione a tutela dei diritti degli stranieri prima del giorno dell’udienza, in tempo utile per l’udienza e non ignorare le lettere che si ricevono.
È fondamentale ritirare sempre la posta (lettere e atti giudiziari) al fine di conoscerne il contenuto e potersi difendere. Controllare sempre di avere il nome corretto sul campanello e sulla cassetta della posta.
Esistono strumenti per sostenere chi è sfrattato:
Tutti i contratti con durata superiore a 30 giorni vanno obbligatoriamente registrati presso la competente Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla stipulazione. Il locatore e il conduttore sono entrambi responsabili della registrazione del contratto. È possibile la registrazione tardiva oltre i 30 giorni, dietro pagamento di una sanzione.
La mancata registrazione è causa di nullità del contratto. Il contratto nullo è considerato come se non fosse mai venuto ad esistenza (vengono meno tutte le tutele a favore delle parti).
I costi di registrazione consistono nel pagamento dell’imposta di registro e nell’imposta di bollo, da dividere al 50% tra conduttore e locatore, salvo diversi accordi.
Anche il rinnovo e la cessazione del contratto sono soggetti a registrazione.
6 dicembre 2023
14.30 - 17.30
Cinema Sala Pastrone - via Teatro Alfieri 2, Asti
Via dell'Abitare - presentazione del documentario dedicato al tema dell'accesso alla casa
Il Nodo provinciale contro le discriminazioni di Asti presenterà il 6 dicembre 2023 alle ore 14:30 il documentario “Via dell'Abitare”, realizzato nell'ambito delle attività del Nodo di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie.
L'evento è finalizzato alla sensibilizzazione e al confronto sul tema dell’abitare attraverso la realizzazione di un video-documentario nel quale vengono messi in risalto non solo gli aspetti sociologici e antropologici, ma anche le esperienze di proprietari e inquilini che, nonostante le criticità, sono riusciti ad ottenere una soluzione abitativa anche attraverso il sostegno del Comune di Asti.
L'evento è gratuito e aperto alla cittadinanza, a libero accesso fino ad esaurimento posti.
Per tutte le informazioni vai al portale Piemonte contro le discriminazioni
In caso di emergenza abitativa è possibile rivolgersi presso lo Sportello Casa di via Orvieto 1/20/A (piano primo), Torino - dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:00, utilizzando i moduli predisposti dal Comune e presentando la documentazione che attesti la propria condizione di emergenza.
Numero sportelli Emergenza abitativa: 011011 24287- 011011 24226
Ulteriori informazioni su: http://www.comune.torino.it/informacasa/politiche_casa/casa_popolare/emergenzaabitativa.html
È sempre consigliato rivolgersi ai servizi sociali della propria zona di residenza.
La nozione di emergenza abitativa individua le situazioni di quei nuclei famigliari che necessitano di essere aiutati nell'individuazione di una soluzione abitativa in tempi molto più rapidi rispetto a quelli previsti per le assegnazioni ordinarie di alloggi ERP (secondo bando) per via della situazione abitativa “emergenziale” nella quale si trovano.
Rientrano tra le situazioni di emergenza abitativa quelle dei nuclei che:
Per gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica si parla di decadenza. Nel caso in cui un assegnatario di alloggio ERP non provveda al pagamento del canone per 3 mensilità, ATC informa il Comune e l'assegnatario medesimo; il Comune, entro al massimo due mesi, deve svolgere opportuni accertamenti fornendo ad ATC riscontro circa la possibilità dell'assegnatario di corrispondere quanto dovuto, saldando la morosità anche attraverso la sottoscrizione di un piano di rientro sostenibile; se ciò non accade entro il tempo previsto, ATC procede ad avviare il procedimento di decadenza dell'assegnazione, chiedendone il pronunciamento al Comune con contestuale comunicazione all'assegnatario.
Il provvedimento di decadenza deve contenere un termine per il rilascio dell'alloggio non superiore a 3 mesi.