Videolezioni

Aggiornata, in particolare alla luce delle nuove normative e delle nuove politiche attive del lavoro, la Guida alle imprese per l'inserimento lavorativo dei rifugiati.

La guida è indirizzata ai datori di lavoro, ai responsabili delle risorse umane delle imprese, ma anche ai consulenti del lavoro, ai centri per l'impiego, alle agenzie per il lavoro e agli operatori delle organizzazioni del Terzo Settore che si occupano di orientamento e inserimento lavorativo di richiedenti asilo e rifugiati.

 

pdfGuida alle imprese per l'inserimento lavorativo dei rifugiati (alta risoluzione)

pdfGuida alle imprese per l'inserimento lavorativo dei rifugiati (bassa risoluzione)

 

E' stata realizzata nell'ambito del progetto FAMI PRIMA - PRogetto per ’Integrazione lavorativa dei MigrAnti ‘Pensare prima al Dopo’, PRogetto per ’Integrazione lavorativa dei MigrAnti ‘Pensare prima al Dopo’, conclusosi nel 2021, con capofila la Regione Piemonte e partner Agenzia Piemonte Lavoro e IRES Piemonte, cui aveva aderito l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), volto a favorire l’inclusione socio-lavorativa dei rifugiati e dei cittadini di paesi terzi con una pluralità di interventi, tra cui il coinvolgimento delle imprese del territorio e la promozione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro per persone, come i richiedenti asilo e i rifugiati, che hanno minore accesso a reti sociali e quindi maggiori difficoltà a trovare un impiego.


Schede pratiche a cura di ASGI - Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione su

ISCRIZIONE ANAGRAFICA e al SISTEMA SANITARIO NAZIONALE dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale

realizzate dal progetto Sofia - Servizi e Operatori Formati per l'Integrazione e l'Accoglienza in collaborazione con il progetto Capire Formare e Agire

 

pdfschede pratiche

 

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Sono disponibili le schede pratiche a cura di ASGI - Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione

sull' ISCRIZIONE ANAGRAFICA e al SISTEMA SANITARIO NAZIONALE dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale

realizzate dal progetto Sofia - Servizi e Operatori Formati per l'Integrazione e l'Accoglienza in collaborazione con il progetto Capire Formare e Agire

 

pdfschede pratiche

 

Per rendere più fruibili i contenuti del percorso formativo del progetto "MIGLIORA 2 - L'inserimento lavorativo di richiedenti asilo e rifugiati" sono stati realizzati 5 video animati di pochi minuti e 2 brevi brochure che sintetizzano i principali apprendimenti.

Ciascun video/brochure è accompagnato da link che rimandano ai materiali di approfondimento, per scaricare i materiali: https://www.formazione-migliora.it/strumenti_smart/

Il progetto F2L ha lo scopo di connettere tutte quelle organizzazioni che lavorano nei sistemi di asilo, nei programmi di integrazione e nel supporto alle vittime della tratta in Italia, Grecia e Polonia. L’obiettivo è quello di aumentare le capacità sia degli operatori del settore, che delle reti pubbliche e private, nell’ identificazione dell’e-trafficking, la tratta umana online, fornendo loro informazioni aggiornate e accessibili.

La piattaforma didattica Free2Link è nata in risposta alle esigenze di formazione dei professionisti del settore, è aperta a tutte e tutti coloro che vogliano approfondire questa tematica (report)

Tutti i materiali di formazione sono disponibili sulla piattaforma online F2L, ed includono 3 moduli formativi, le guide aperte e i quiz di autovalutazione.

Tra le risorse a disposizione:

La definizione ed il quadro giuridico della tratta degli esseri umani
E-trafficking: una panoramica criminologica sulla digitalizzazione della tratta di esseri umani
Strumenti operativi per la prevenzione e l'identificazione precoce delle potenziali vittime dell’e-trafficking
Aspetti psicosociali nel processo di identificazione e supporto delle vittime di tratta/e-trafficking

Free2Link è un progetto biennale co-finanziato dal Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell'Unione Europea (2014-2020) per combattere l’e-trafficking di donne e ragazze. Il progetto è implementato da Progetto Tenda (Italia), DRC Grecia, LABC (Italia) e CWEP (Polonia) - un team di organizzazioni europee esperte in diritti umani, tratta e tecnologia dell'informazione.

 


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L’UNHCR insieme a Refugees Welcome Italia Onlus e Centro Immigrazione Asilo Cooperazione Internazionale (CIAC), ha avviato in sei città italiane il programma di Community Matching che ha l’obiettivo di promuovere l’integrazione delle persone rifugiate attraverso l’attivazione di relazioni sociali (matching) con volontari.

 

Il programma si basa su un'approfondita rilevazione delle sfide e delle criticità che ancora incontrano i titolari di protezione internazionale nel loro percorso di integrazione in Italia e su esperienze promosse in Italia e in Europa, che - seppure in contesti eterogenei per condizioni e profili delle persone accolte - sono unanimi nel riconoscere il ruolo cruciale delle relazioni personali e sociali, che fanno di un individuo un membro di una comunità. Oltre a Torino, il programma coinvolge anche Bari, Roma, Milano, Palermo e Napoli.

A Torino il team del Community Matching collabora già stabilmente con il Servizio Stranieri del Comune di Torino ed è presente una volta alla settimana presso la sede di via Bologna.

Questa iniziativa mette a disposizione un importante strumento complementare al lavoro degli operatori dell’accoglienza e - nel medio-lungo periodo - può costituire un’opportunità di coinvolgimento della comunità locale, che può dare una risposta in questo periodo di grande attenzione dovuta all’emergenza Ucraina.

 

Materiali

flyer rivolti a rifugiati e potenziali volontari

pdffyer 1

pdfflyer 2

Brochure per rifugiati e potenziali volontari
pdfBrochure 1

pdfBrochure 2

Poster
pdfPoster

 

Inoltre è disponibile una pagina online Community Matching: trova il tuo Buddy! (unhcr.it) dove è possibile avere maggiori informazioni e registrarsi al programma, attraverso un modulo specifico per Torino: https://buddy.unhcr.it/

Mercoledì 27 ottobre, dalle ore 10 alle ore 12 si terrà l’incontro online dal titolo “L’integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro: risorsa o problema?

L’evento, che si inserisce nel percorso di capacity building MIGLIORA (Migrazione e Integrazione: Generare Legami, Inclusione e Opportunità per i Rifugiati nelle Aree rurali e urbane), promosso e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, realizzato da Ires Piemonte, FIERI, Dislivelli, Lab.in.s in collaborazione con UNHCR, vuole riflettere sulle priorità per fronteggiare il refugee gap, ovvero lo svantaggio occupazionale delle persone rifugiate. Di fronte ai piani prospettati dal PNRR, come far sì che questa componente della popolazione sia una risorsa stabile e produttiva del mercato del lavoro italiano e non subisca un’ulteriore marginalizzazione? Ne discuteremo con esponenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Agenzia Piemonte Lavoro, di Anpal Servizi, del Servizio Centrale SAI, di Confindustria e di Coldiretti.

 

Per l’iscrizione all’evento online utilizzare il seguente link:
https://actingout-it.zoom.us/webinar/register/WN_DDqunUZyRzWlFePVpNqcOw

 

Scarica il programma dettagliato dell’evento

La casa dei rifugiati”  a cura di ASGI, UNHCR e SUNIA raccoglie informazioni puntuali sull’accesso alle “case popolari” e sull’affitto, con riferimento alle diverse forme contrattuali e ai diritti e doveri di proprietari e inquilini. Altre sezioni sono dedicate a specifici strumenti di tutela contro le discriminazioni e ad approfondimenti preziosi su iscrizione anagrafica e residenza.

Disponibile in italiano e in inglese, la guida si rivolge alle persone rifugiate e a tutte le organizzazioni che si occupano di sostegno all’inserimento abitativo.

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Nell'ambito del PROGETTO ERASMUS+ BREFE: BOOSTING REFUGEES’ ACCESS TO EMPLOYMENT nel 2019 e 2020 Ceipiemonte ha realizzato attività di indagine, mappatura e co-progettazione di pratiche e strumenti per inserire in azienda lavoratori con esperienza migratoria e valorizzare le diversità culturali.

Sono state coinvolte oltre 40 aziende e 40 enti del territorio con cui confrontare testimonianze, problemi e soluzioni. Ad arricchire il lavoro hanno contribuito i partner di progetto in Danimarca, Francia e Spagna

Da questo lavoro sono nate 3 guide, scaricabili gratuitamente.
Brefe1

 

Le Guide Brefe 1 e Brefe 2 contengono linee guida, idee, suggerimenti e strumenti pratici ad uso di operatori, formatori, orientatori e insegnanti di italiano per favorire il rapido inserimento di cittadini non-UE nel mercato del lavoro.

pdfscarica la Guida Brefe 1

pdfscarica la Guida Brefe 2

 
brefe3

Il Manuale Brefe 3 contiene metodi, strumenti e testimonianze pratiche ad uso delle imprese per favorire inserimenti efficaci di lavoratori stranieri.

pdfscarica il Manuale Brefe 3

 

 

 

Il progetto BREFE (2018-1-FR01-KA204-047664) è finanziato col supporto della Commissione Europea.
Partner di progetto: Greta du Velay, Francia www.velay.greta.fr, Ceipiemonte Scpa, Italia (www.centroestero.org), Foreningen Nydansker, Danimarca www.foreninen-nydansker.dk, Solidaridad sin fronteras www.ssf.org.es.

Sito di progetto: www.brefe.eu.

 

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La guida è indirizzata ai datori di lavoro, ai responsabili delle risorse umane, ma anche ai consulenti del lavoro, ai centri per l'impiego, alle agenzie per il lavoro e agli operatori delle organizzazioni del Terzo Settore che si occupano di orientamento e inserimento lavorativo di richiedenti asilo e rifugiati.

Si inserisce tra le azioni del progetto FAMI PRIMA - PRogetto per ’Integrazione lavorativa dei MigrAnti ‘Pensare prima al Dopo’, con capofila la Regione Piemonte e partner Agenzia Piemonte Lavoro e IRES Piemonte, cui aderisce l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) che ha l'obiettivo di favorire l’inclusione socio-lavorativa dei rifugiati e dei cittadini di paesi terzi con una pluralità di interventi, tra cui il coinvolgimento delle imprese del territorio e la promozione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro per persone, come i richiedenti asilo e i rifugiati, che hanno minore accesso a reti sociali e quindi maggiori difficoltà a trovare un impiego.

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