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Anche quest’anno il Centro Studi e Ricerche IDOS, in partenariato con il Centro Studi e Rivista Confronti ha presentato un’edizione aggiornata del Dossier, la 29esima, cofinanziata dall’Otto per mille della Chiesa Valdese - Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, alla cui realizzazione hanno contribuito decine di studiosi ed esperti in materia.
L’apporto differenziato di questa pluralità di contributi intende fare del Dossier non solo un sussidio conoscitivo puntualmente aggiornato con i dati più recenti sui diversi aspetti in cui l’immigrazione si articola, ma anche uno strumento che aiuti la riflessione e l’approfondimento su un fenomeno di cruciale importanza per l’Italia e per l’intero contesto globale.

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intervista Dott. Allasino

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pdfscheda di sintesi

 

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Anche quest’anno il Centro Studi e Ricerche IDOS, in partenariato con il Centro Studi e Rivista Confronti ha presentato un’edizione aggiornata del Dossier, la 29esima, cofinanziata dall’Otto per mille della Chiesa Valdese - Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, alla cui realizzazione hanno contribuito decine di studiosi ed esperti in materia.
L’apporto differenziato di questa pluralità di contributi intende fare del Dossier non solo un sussidio conoscitivo puntualmente aggiornato con i dati più recenti sui diversi aspetti in cui l’immigrazione si articola, ma anche uno strumento che aiuti la riflessione e l’approfondimento su un fenomeno di cruciale importanza per l’Italia e per l’intero contesto globale.

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intervista Dott. Allasino

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Video che illustra le principali Domande e Risposte sul tema dell'acquizione della cittadinanza italiana.

Contenuti tratti dalla guida pratica per cittadini stranieri ed operatori "Vivere, Studiare, Lavorare in Italia"

 

Scheda completa sul tema CITTADINANZA

 

Prodotto nell'ambito del Piano Integrato degli Interventi in materia di inserimento lavorativo e di integrazione sociale dei migranti. (Fondo Politiche Migratorie)

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La legge n. 132/2018 ha introdotto la revoca della cittadinanza italiana acquisita per matrimonio, naturalizzazione o a seguito di dichiarazione di elezione al diciottesimo anno di età per coloro che abbiano riportato una condanna definitiva per alcuni reati in materia di terrorismo ed eversione dell’ordinamento costituzionale. La revoca è adottata entro tre anni dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno.

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A seguito dell’approvazione della L. 132/2018, è richiesta la dimostrazione di un’adeguata conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1 del Quadro comune Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. I richiedenti che non abbiano sottoscritto l’accordo di integrazione o non siano titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo sono tenuti a depositare il titolo di studio conseguito presso un istituto di istruzione pubblico o paritario oppure a produrre apposita certificazione.

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Cerchi un servizio per cittadini/e stranieri? Consulta M-APP, la mappatura georeferenziata di attività e servizi rivolti ai cittadini e alle cittadine di paesi terzi, realizzata nell'ambito del progetto FAMI 2014-2020 Capacity Metro Italia.

M-APP: Migranti APP è una mappa online che copre la Regione Piemonte, 4 città metropolitane (Venezia, Milano, Napoli e Bari) e alcuni comuni limitrofi ad esse, dove è possibile trovare tutti i servizi specificatamente rivolti a cittadini stranieri offerti sia dal settore pubblico che dal privato sociale.

M-APP fornisce una scheda per ogni servizio individuato sul territorio, con informazioni sulla tipologia dell’ente promotore, i settori di intervento, il target a cui è rivolto e una descrizione sintetica dei servizi forniti, oltre alla sua ubicazione, il nome e i contatti di riferimento.

In collaborazione con il progetto Fatti Ri/Conoscere! è stato data particolare attenzione ai servizi funzionali al sostegno dell’attivazione di percorsi di accesso allo studio e al lavoro con valorizzazione del pregresso.

Rivolta principalmente ad operatori dei servizi, mediatori interculturali e amministratori locali, M-APP è concepita come strumento di conoscenza e consultazione utile sia a conoscere “chi fa cosa” in un dato territorio, sia a mettersi in contatto con i servizi stessi: per questo, invitiamo tutti e tutte a segnalarci eventuali modifiche alle informazioni contenute nell'app (ad es. segnalazione di un servizio rivolto specificatamente a cittadini stranieri non mappato, modifica dell'indirizzo della sede, dell'email del servizio o del numero di telefono, ...) via email scrivendo a: info@piemonteimmigrazione.it.

M-APP è disponibile in versione Desktop per PC e in versione per Smartphone/Tablet SO Android e IoS.

 

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Il percorso di formazione su "Lavoro e Migrazione" nell'ambito del Piano Integrato degli interventi in materia di inserimento lavorativo e di integrazione sociale dei migranti della Regione Piemonte (finanziato dal Fondo Politiche Migratorie) è stato avviato da una prima sessione plenaria il 14 giugno 2017 a Torino, e a partire da ottobre è continuato su quattro territori (Torino, Asti, Cuneo e Novara).

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Il provvedimento di diniego deve essere motivato e notificato al cittadino straniero.
Contro il provvedimento di diniego è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del luogo in cui ha sede la questura che ha emanato il provvedimento entro 60 giorni dalla data della notifica del provvedimento.

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Il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo è revocato:

  1. se è stato acquisito fraudolentemente;
  2. in caso di espulsione;
  3. se lo straniero diventa un pericolo per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato;
  4. in caso di assenza dal territorio dell’Unione europea per 12 mesi consecutivi;
  5. in caso di assenza dal territorio italiano per 6 anni;
  6. in caso di rilascio di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo da altro stato membro dell’Unione europea;
  7. in caso di cessazione o revoca dello status di rifugiato o dello status di titolare della protezione sussidiaria, in presenza di determinate condizioni.

Più precisamente, quando:

- per quanto riguarda lo status di rifugiato, il titolare del relativo status si sia avvalso di nuovo della protezione del Paese di cui è cittadino, abbia riacquistato la cittadinanza, avendola persa, abbia acquistato la cittadinanza italiana o di altro Paese e goda della protezione offerta dal relativo Paese, non possa rinunciare alla protezione del Paese di cui è cittadino ovvero, se apolide, sia in grado di tornare nel Paese ove aveva dimora abituale, in tali ultimi due casi per essere venute meno le condizioni per il riconoscimento dello status di rifugiato, si sia reso responsabile di crimini contro la pace, di guerra o contro l’umanità od altro reato grave al di fuori del territorio italiano o sia considerato un pericolo per la sicurezza dello Stato ovvero per l’ordine e la sicurezza pubblica, od abbia presentato falsa documentazione o narrato fatti in modo erroneo, al fine di ottenere il riconoscimento della protezione;

- per quanto riguarda lo status della protezione sussidiaria, le circostanze che hanno indotto al riconoscimento di tale protezione siano venute meno o siano mutate in misura tale da non rendere più necessaria la stessa, ovvero se il titolare del relativo status abbia commesso crimini contro la pace, di guerra o contro l’umanità od altro reato grave al di fuori del territorio italiano o sia considerato un pericolo per la sicurezza dello Stato ovvero per l’ordine e la sicurezza pubblica, od abbia presentato falsa documentazione o narrato fatti in modo erroneo, al fine di ottenere il riconoscimento della protezione.

La revoca del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ove non si debba procedere all’espulsione, consente il rilascio di altro tipo di permesso di soggiorno sussistendone i presupposti.

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Oltre a quanto previsto per lo straniero regolarmente soggiornante nel territorio dello Stato, il titolare del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo può:

  1. fare ingresso in Italia in esenzione di visto e circolare liberamente sul territorio dello Stato;
  2. svolgere ogni attività lavorativa subordinata (senza necessità di stipula del contratto di soggiorno) e autonoma, salvo quelle che la legge riserva al cittadino o vieta allo straniero;
  3. usufruire delle prestazioni di assistenza sociale, previdenza sociale, di quelle relative a erogazioni in materia sanitaria, scolastica e sociale;
  4. partecipare alla vita pubblica locale.
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