Lotta alla discriminazione:approvati due decreti legislativi per il recepimento delle direttive europee contro la discriminazione

Il consiglio dei Ministri, nella seduta del 28 marzo 2003, ha approvato due schemi di decreti legislativi per il recepimento di due direttive europee in materia di contrasto alla discriminazione sul lavoro e per la parità di trattamento fra le persone indipendentemente dall'origine e da ogni appartenenza sociale.In particolare, i decreti legislativi, che dovranno essere discussi dalle Camere, recepiscono le seguenti direttive:

- la Direttiva 2000/78, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, al fine di promuovere un eguale accesso di ogni persona all'occupazione, al lavoro, all'orientamento ed alla formazione professionale nei Paesi membri dell'Unione europea in virtù del principio di parità di trattamento contro ogni forma di discriminazione legata a religione, convinzioni personali, handicap, età, tendenze sessuali.Il provvedimento prevede, inoltre, un'adeguata tutela giurisdizionale dei diritti e la legittimazione del ruolo delle associazioni nazionali maggiormente rappresentative ad agire eventualmente in giudizio in nome e per conto di chi subisca discriminazione;

- la Direttiva 2000/43, relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica in tutti i settori, pubblici e privati.Il Provvedimento, facendo salve le vigenti disposizioni sulle condizioni di ingresso e soggiorno, di accesso all'occupazione, di assistenza e previdenza, disciplina la legittimazione ad agire da parte dei singoli o tramite l'intervento delle associazioni autorizzate, in difesa di diritti lesi.E' prevista l' istituzione di un albo delle associazioni più rappresentative per la lotta alle discriminazioni. Un ufficio contro il razzismo sarà costituito presso il ministero per le Pari opportunità per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni Il ministro per le Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo, ha affermato che l'istituzione di questo ufficio si inquadra "in un programma di rafforzamento della protezione contro le discriminazioni definito in sede europea e che ogni Stato attua attraverso la creazione di apposite strutture nei singoli ordinamenti. All'ufficio potranno giungere denunce e segnalazioni.